Felletti Consulenze

La comparsa di macchie, muffe e localizzazioni umide su pareti e pavimenti e' un evento tutt'altro che infrequente e deve essere considerato, con sufficiente attendibilita', come la sintomatologia superficiale di problemi piu' profondi, connessi con un elevato tasso di umidita' all'interno delle strutture murarie e/o dell'ambiente, spesso accompagnato da carenze di isolamento e da inadeguate misure di areazione e ricambio dell'aria negli ambienti.

In questi casi e' possibile intervenire con prodotti e metodi mirati a ridurre l'entita' delle manifestazioni con provvedimenti di bonifica degli insediamenti ( muffe, alghe, ecc.) e di riduzione delle carenze di isolamento termico delle aree interessate.

Le classiche cause di umidita':

L'acqua puo' invadere le strutture e gli edifici, attraverso differenti percorsi, interni e esterni agli edifici stessi. L'umidita' di condensazione, derivante dalla presenza di incorrettezze inerenti l'isolamento termico e/o di inadeguata aerazione dei volumi abitativi, si accompagna spesso, al manifestarsi di insediamenti biodeteriogeni quali muffe, alghe, ecc. Anche la presenza di muffe nere nelle parti alte degli ambienti abitativi, per esempio sugli angoli dei soffitti, vicino a finestre e porte, e' infatti imputabile a fenomeni di condensazione per differenza termica tra l'aria ed il muro e non a fenomeni di risalita come spesso, erroneamente, viene interpretata.

A solo titolo indicativo puo' essere utile considerare che in genere, la condensazione si manifesta su pareti rivolte a nord, non adeguatamente isolate, laddove esistono "ponti termici", in corrispondenza di elementi a piu' elevata conducibilita' termica inseriti in un'opera muraria (pilastri in cemento armato elementi strutturali metallici, ecc.), all'intersezione di due pareti verticali e cosi via:

  1. Insufficiente ricambio d'aria negli ambienti, rispetto alle quantita' di vapore acqueo normalmente prodotto.
  2. Inadeguato isolamento termico delle pareti, specie se esposte a nord, interrate, o al piano terra, con umidita' di risalita capillare.
  3. Serramenti eccessivamente ermetici con inadeguati provvedimenti di areazione.
  4. Ponti termici causati da differenti morfologie e/o materiali presenti nelle murature.
  5. Eccessiva copertura delle pareti perimetrali, da parte di mobili ingombranti.
  6. Solette in cemento armato direttamente esposte all'esterno: d'inverno trasmettono il calore dall'interno all'esterno, mentre d'estate dall'esterno all'interno.
  7. Ponti termici "geometrici" costituiti dagli angoli degli edifici, sui quali si accumula la condensa, in assenza di appropriati isolamenti puntuali.

La quantita' di acqua, sotto forma di vapore acqueo, che puo' essere contenuta nell'atmosfera e' correlata con la temperatura. Piu' l'aria e' calda, maggiore e' la sua capacita' di contenere il vapore. L'aria fredda ha, invece, una limitata capacita' di ritenere umidita' ed e' per lo piu' secca.

Se la quantita' di saturazione viene superata, l'aria scarica la quantita' eccedente sotto forma di goccioline di acqua allo stato liquido che "condensa" depositandosi sulle pareti, sui vetri e sugli oggetti che si trovano nell'ambiente. L'umidita' assoluta, intesa come quantita' d'acqua contenuta in un determinato volume d'aria, non e' rappresentativa delle condizioni reali poiche' non considera le condizioni di temperatura dell'aria: con la stessa quantita' di vapore d'acqua infatti, l'aria calda (per esempio a 40 gradi Celsius) puo' raggiungere valori di umidita' molto bassi mentre l'aria fredda (per esempio a 10 gradi Celsius) puo' sicuramente condurre alla saturazione di parte del vapore. Questo perche' l'aria calda ha una maggiore capacita' di assorbire acqua sotto forma di vapore rispetto all'aria fredda.

La temperatura a cui vengono raggiunte le condizioni di saturazione ed ha luogo la condensazione e' definita con il termine "punto di rugiada" o "temperatura di rugiada", che viene calcolata sulla base del diagramma di Mollier, di seguito riportato a livello indicativo.

Diagramma di Mollier: la temperatura di rugiada viene determinata leggendo l'intersezione fra la curva di saturazione e la retta che rappresenta una trasformazione a titolo costante, a partire dalle condizioni di temperatura ed umidita' dell'ambiente considerato.